Quando travasare la birra e come imbottigliarla?

Operazioni di travaso della birra

Nel nostro fermentatore casalingo è in corso una piccola, grande magia: malto, luppolo e lievito stanno diventando una buona birra da sorseggiare in compagnia. Dal fermentatore al bicchiere, però, ci sono ancora diversi passaggi da compiere: ecco alcuni consigli utili per sapere quando travasare la birra e, a tempo debito, come imbottigliare la birra fatta in casa.

Siamo davvero alla fine della fermentazione della birra?

Uomo che beve birra e mostra pollice alzatoQuando la birra sta fermentando, dal gorgogliatore posizionato sul coperchio del fermentatore fuoriesce l’anidride carbonica generata dai lieviti. Mentre nei primi giorni il gorgogliamento è particolarmente vivace, col passare del tempo questo va sempre più scemando, sino ad arrestarsi. Ciò decreta la fine della fermentazione della birra? Non necessariamente.

Il metodo più sicuro e scientifico è quello di misurare, con l’apposito strumento detto densimetro, la densità iniziale della birra (per capirci, non appena abbiamo unito tutti gli ingredienti nel fermentatore) e, dopo qualche tempo che il gorgogliatore non dà più “segni di vita”, la densità attuale della birra. Nelle istruzioni dei malti pronti sono riportati chiaramente questi parametri di riferimento relativi alla densità della birra per l’imbottigliamento, a cui bisogna attenersi. Se è stata raggiunta la densità finale, allora sapremo quando travasare la birra.

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Il primo travaso e il secondo travaso

A fermentazione terminata i lieviti si depositano sul fondo del fermentatore, ed è necessario separarli per avere una birra più limpida e dal sapore migliore. Per questo motivo molti kit birra fai da te sono provvisti di due contenitori: uno per la fermentazione e uno per il travaso.

Dopo aver sanificato con cura tutti i materiali, si procede col primo travaso (usando un tubo di gomma), avendo cura di lasciare i sedimenti nel fermentatore. Trascorso qualche giorno di riposo, si potrà effettuare un secondo travaso per rendere la birra ancor più pura.

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L’imbottigliamento e la rifermentazione in bottiglia per la birra

Bicchieri da birra con gli ingredienti per la preparazioneSiamo ormai arrivati all’ultima fase del processo di produzione: come imbottigliare la birra? Dovremo dotarci di un numero sufficiente di bottiglie e, anche in questo caso, procedere con una sanificazione accurata sia di questi contenitori che degli strumenti che andremo a utilizzare.

Una questione molto importante è la seconda fermentazione in bottiglia: a molte birre dev’essere aggiunto un piccolo quantitativo di zucchero (in genere, 5 o 6 grammi per litro), che andrà a riattivare i lieviti presenti. In questo modo, la birra acquisirà la sua carbonatazione finale, responsabile della frizzantezza e della classica schiuma.

Anche se, per la fermentazione in bottiglia della birra, qualcuno aggiunge direttamente lo zucchero nelle bottiglie, un metodo più semplice e veloce è quello di calcolare la quantità complessiva di zucchero necessario e scioglierlo in acqua bollente. Una volta raffreddata, andremo a versare l’acqua zuccherata nel fermentatore, mescolando con una paletta.

Il riposo… e l’assaggio!

Per quanto riguarda la temperatura della birra dopo imbottigliamento, si consiglia di mantenere le bottiglie al fresco, evitando gli sbalzi di temperatura e l’esposizione della luce. Dopo un paio di settimane si potrà già assaggiarla, ma la birra probabilmente darà il meglio di sé dopo qualche mese.